Il diario – 7 luglio – 3° giorno di cammino a terra: Latroun – Abu Gosh

IMG-20140718-WA0000Per amore dei miei fratelli e dei miei amici,
io dirò: «La pace sia dentro di te!»

(Salmo 122,8)

IMG-20140718-WA0001Anche oggi si preannuncia una bellissima giornata di caldo e di sole. In refettorio ci viene lasciato quanto serve per fare colazione. Il monaco portiere poi ci aspetta per aprirci la porta e per farci uscire dal monastero. È sempre presto quando ci muoviamo, sono circa le 5,30, ma già c’è luce. Ci fermiamo fuori, sul piazzale, per la preghiera; poi si parte. La campagna tra i vigneti è bellissima. È un territorio di pace, anche se qui in Israele pace è una parola strana… è una promessa sempre sospesa, è la promessa divina che aspetta con pazienza l’uomo. Passiamo proprio sotto il villaggio di Neve Shalom dove ebrei, cristiani e mussulmani vivono insieme e propongono anche momenti di incontro ai visitatori. Noi non ci fermeremo. Forse un’altra volta avremo modo di approfondire questo discorso, questo luogo.

IMG-20140718-WA0005Il cammino si dipana tra sterrati ombrosi, in una zona boschiva attraversata da vari itinerari di trekking. Seguiamo in parte l’Israel National Trail, poi altri percorsi. Abbiamo in mano la guida di don Paolo; Franco poi, sulla base della stessa, ha predisposto delle tracce gps che ci aiutano parecchio a non avere incertezze.

DSCF3794

Oggi a un certo punto lasceremo la via della guida per deviare verso Abu Gosh. Abbiamo valutato che in questa stagione, con il caldo dell’estate, non era opportuno fare tutta la tappa indicata per oggi e che aveva termine a San Giovanni del Deserto, convento ed eremo francescano. Sarebbero stati 30 km. Fattibili in un giorno più fresco; ora no.

Così Monica ha studiato una tappa più breve; sono circa 22 chilometri, con fine giornata ad Abu Gosh dove peraltro è attestata dalla tradizione un’altra Emmaus. Vi è una bellissima chiesa di epoca crociata custodita ora da monaci benedettini della famiglia degli Olivetani (di Monte Oliveto, vicino a Siena, nei pressi della Francigena); i monaci sono francesi. Speriamo che anche questa volta si possa trovare ospitalità.

IMG-20140718-WA0007Mezzogiorno è passato e siamo ormai in vista della meta del giorno. Peccato che per arrivarvi ci aspetti una salita, uno strappo finale che ci tocca affrontare sotto il sole. Di per sé non sarebbe lunghissimo quest’ultimo passaggio, ma il caldo si fa sentire e qualcuno di noi comincia a doversi fermare; non ce la fa più e i tempi si allungano. L’acqua ormai è alla fine. Si mangiano anche piccoli snack per cercare energie. Poi si riprende. Il sole brucia sempre di più. C’è anche un momento di disorientamento. C’è l’autostrada da passare. Il sottopasso previsto, quello che era stato individuato studiando il percorso da casa, è chiuso. Si stanno facendo lavori da queste parti, ci sono cantieri per aprire nuovi collegamenti. Comunque alla fine basta fare altri 500 metri e troviamo un altro sottopasso. Arriviamo così dall’altra parte ed entriamo nel paese allungando di pochi metri il cammino studiato. Siamo però assetati e affamati.

DSCF3795A gesti chiediamo ad una bambina che passa dove possiamo trovare da bere. Ci fa segno di proseguire, di andare più avanti. E in effetti, 100 metri dopo, vediamo un minimarket. È il paradiso per noi. Acqua, succhi, yogurt, gelato. Ci sediamo su delle cassette di plastica fuori dal negozio e non prevediamo ripartenza… ora ci si riposa. Sono le 14,30, non è tempo di muoversi.

Intanto arriva un signore, ci saluta ed apre un ufficio di fianco al market. Ci chiede se vogliamo un caffé. Arriva anche sua moglie. Parlano entrambi inglese, sono palestinesi, musulmani. Ci raccontano di essere stati recentemente in Italia per turismo, a Roma. Ci spiegano di quando anni fa la loro famiglia decise di restare in terra israeliana, di non optare per i territori palestinesi; aggiungono che è meglio così, che stanno bene, che hanno passaporto israeliano. Che hanno un po’ meno diritti degli ebrei, ma che hanno potuto comprare terreni e case. Sono proprietari, hanno lavoro, possono girare il mondo. E non prendono il caffé con noi… questi sono giorni di Ramadam. Però a noi lo offrono e ci guardano berlo con simpatia.

Gli raccontiamo che andremo dai monaci benedettini. Conoscono il luogo, sono stati nella chiesa mesi fa per un concerto. Ci spiegano come arrivarci. Un bell’incontro. Come quelli che accadono pellegrinando.

Anche qui i monaci rimangono presi in contropiede dal nostro arrivo. All’inizio ci dicono che non hanno posto. Tutto pieno. Gli spieghiamo che va bene lo stesso per noi. Ci basta anche poter dormire sul bellissimo terrazzo che hanno di fianco alla foresteria. Noi abbiamo i nostri materassini.

DSCF3803Anche qui, una volta che capiscono che non siamo turisti, che non cerchiamo niente di particolare, che ci accontentiamo di qualsiasi cosa, si aprono tutte le porte. Alla fine il padre ospitaliere ci trova due camere con due letti più due materassi a terra ciascuna e bagno in camera. Che cosa avere di più?

DSCF3799Intanto attraverso WhatsApp Monica si sente con don Paolo Giulietti. È in Terra Santa anche lui. È una sorpresa questa. Lo abbiamo scoperto 2 giorni fa per caso, mentre si mandavano messaggi a un po’ di amici. E oggi ha promesso che ci avrebbe raggiunto per un saluto e per celebrare la Messa per noi in questa significativa chiesa. Don Paolo, l’assistente di confraternita, il compagno di tante strade; che tra un mese, il 10 agosto, sarà ordinato vescovo a Perugia, dove resterà come ausiliario…

IMG-20140707-WA0005È qui per un momento di vacanza con suo padre e i nipoti, i figli del fratello. È un piacere incontrarsi. Ed è anche una bella coincidenza, un altro bel regalo della Provvidenza, come ci ricorderà anche lui nel saluto all’inizio della Messa. A Monte Sant’Angelo era venuto Paolo Caucci, il rettore della confraternita, per salutarci e  augurarci buon cammino. Ora, ormai alla meta, è don Paolo, il cappellano della confraternita, a darci il benvenuto e a condividere qui a Emmaus il pane con noi… pane spirituale e pane terreno… come accade ai figli di Dio.

IMG_20140707_195739

Anche oggi è stato tutto un dono.

Lascia un commento