Il diario – 4 giugno, da Milatos a Kasos

1Vento di scirocco potente questa notte. Lo abbiamo sentito tutto bene bene. Si infilava in porto entrando sul fianco e spingendo Thai contro la banchina. A volte arrivava a piegare la barca di vari gradi dandoci l’impressione di essere in navigazione piuttosto che in un “tranquillo” porto. A questo ovviamente si aggiungeva il solito rumore di sartie, stralli e quant’altro fosse al vento.

Cominciamo ad avere nostalgia di una normale notte in mezzo ai roncadores.

Verso le 4 lo scirocco è già calato; con un passaggio quasi improvviso passa il testimone al vento da ovest. In anticipo rispetto alle previsioni. E naturalmente c’è tra noi chi è ben sveglio per sentire tutto.

Alle 5,30 siamo già in partenza. Uscita un po’ difficoltosa dal porto a causa dell’onda e vento che ci riportavano contro il molo. Vinto il turbine si esce.

Cominciamo a ballare sulle onde. Il sole sta sorgendo e non fa troppo freddo. Non è però una bella giornata. Varie nubi intorno e foschia umida in basso. Poco piacevole.

2Il vento è da ovest e ci porta. Doppiamo capo Sidheros prima di mezzogiorno lasciando così Creta. Ora siamo in mezzo al mare; facciamo vela verso l’isola di Kasos. Il mare si muove ancora di più. Onda lunga e alta fino a 4 metri da sud est e vento da ovest a 20/25 nodi. Una bella impastata per noi.

Alla fine siamo molto contenti di arrivare a Kasos. Sono le 17,45. Sembra di approdare su un molo di un fiordo norvegese: freddo, vento, nuvole basse, mare mosso… qualcuno sa dirci da che parte è andata la Grecia?

Che sia colpa del nostro gps che è ancora sballato? Per la cronaca: si passa vicino a una zona di esercitazioni per sottomarini. Proviamo con un altro reset e poi vedremo. Ora attracchiamo; siamo stanchi e infreddoliti.3